martedì 2 agosto 2016

Indice DAX in flessione dopo il test delle resistenze.

L'indice DAX presenta una struttura primaria positiva a partire dal minimo relativo del 2009, segnato attorno ai 3600 punti, e da quello del 2003, registrato ancora più in basso a 2300 circa. A partire dal settembre del 2011 l'indice azionario tedesco ha effettuato una decisa accelerazione al rialzo passando da circa 5000 punti a 12400 in tre anni e mezzo, una performance pari al +148%. Dall'aprile del 2015 il paniere ha cominciato una correzione di ampia portata, delineando una serie di massimi decrescenti che determinano una resistenza dinamica di medio orizzonte temporale, effettuando anche repentine discese (a 9300 punti nell'estate dello scorso anno, e 8700 punti nell'inverno 2015/2016) con improvvisi sbalzi di volatilità, attribuibili a fattori esogeni. La variabilità dei corsi si è poi ridotta con l'assestamento della curva attorno alla soglia psicologica dei 10000 punti a partire dalla primavera di quest'anno, e i valori oscillano piuttosto regolarmente da circa cinque mesi in un range compreso con buona approssimazione tra 9200 e 10500 punti. 

La gamba rialzista che delinea il movimento impulsivo partito dal minimo relativo di giugno sembra arrivata al capolinea con il test dell'importantissima area compresa tra 10460 e 10474 punti. Da qui transita infatti la resistenza dinamica discendente di medio periodo precedentemente individuata, e anche la resistenza statica di breve termine che il mercato azionario tedesco non riesce a superare dall'inizio dell'anno (picco di massimo relativo a quota 10474 dello scorso febbraio 2016). Il preciso test di questi livelli ha favorito le prese di beneficio sul DAX, che è sceso sotto 10200 punti in sole due sedute configurando un engulfing bearish. Da notare il fortissimo ipercomprato sullo stocastico in versione lenta, che ha fornito anche un segnale di vendita proprio tra ieri e oggi. A questo punto è lecito attendersi, nelle prossime settimane, una nuova correzione che potrebbe estendersi fino alla parte bassa del range neutro individuato, e cioè in area 9200/300 punti, che offrirebbe anche un'occasione per la verifica del supporto dinamico di lungo periodo passante poco sotto questa zona (9100/150 punti). La prima conferma in questo senso si avrebbe con l'arretramento dei valori sotto quota 10000 punti, in concomitanza con la fuoriuscita dello stocastico dalla zona di ipercomprato, e il primo obiettivo al ribasso si collocherebbe a 9750/9800 punti. Al contrario, la tenuta dell'area 9900/10000 favorirebbe il consolidamento di queste posizioni con andamento in un trading range più stretto (10000-10350 punti) per alcune settimane. Questo movimento sarebbe da interpretare come fase riaccumulativa, che consentirebbe di scaricare l'ipercomprato di breve periodo, e che getterebbe le basi per la definitiva interruzione della fase negativa in atto da circa quindici mesi. Il segnale decisivo in questo senso arriverebbe con il superamento dei 10500 punti, livello oltre il quale l'indice DAX avrebbe spazio di rialzo fino a 10850/70 in prima battuta e 11430 in un secondo momento. Solamente il cedimento dell'area 9200 potrebbe interrompere il trend positivo in essere dal 2011 e rallentare quello primario iniziato dai minimi del 2009, e in questo caso la fase negativa iniziata nell'aprile del 2015 potrebbe prolungarsi ulteriormente fino al test del supporto dinamico che transita attualmente a 7700 punti e che si eleverà a quota 8100/150 punti nella primavera del 2017.

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