giovedì 17 dicembre 2015

e-book "Dieci idee di investimento 2015" - Vediamo com'è andata

Nell'e-book dello scorso anno "Dieci idee di investimento per il 2015", redatto in collaborazione con finanza operativa e distribuito alle liste dei nostri iscritti, si proponevano due titoli azionari italiani per operare in un'ottica di medio/lungo periodo, con orizzonte temporale da sei mesi ad un anno. Andiamo a vedere com'è andata. I due titoli proposti erano Intesa Sanpaolo e GTech. Qui di seguito riportiamo l'analisi fondamentale e tecnica sui due titoli inserita lo scorso anno all'interno della pubblicazione, con tutti i livelli operativi per intervenire.

Banca Intesa Sanpaolo (analisi del 21 gennaio 2015)

Intesa Sanpaolo è tra i primi gruppi bancari nell’Eurozona ed è leader, in Italia, in tutti i principali settori di attività offrendo i propri servizi ad oltre undici milioni di clienti attraverso una rete di circa 4600 sportelli. L’istituto figura nei primi posti anche nell’Europa dell’est, nel Medio Oriente e nel Nord Africa, ed è presente anche negli Stati Uniti, Russia, Cina e India soprattutto nel settore della clientela corporate. L’utile netto del gruppo ha segnato un balzo in avanti del +70,6% nel primo semestre 2014 (720 milioni di euro), rispetto all’anno precedente, a fronte di una raccolta e di masse amministrate sostanzialmente costanti. La patrimonializzazione è molto solida e in ulteriore rafforzamento, e i coefficienti patrimoniali sono i migliori tra le principali istituzioni bancarie europee, largamente superiori ai requisiti normativi di Basilea 3 (Esempio: Common Equity ratio pari al 12,9% contro il 9,5% richiesto). L’utile per azione stimato per il 2014 è pari a 0,115 euro e determina, al prezzo attuale di 2,55 euro*, un P/E ratio pari a circa 22, mentre il P/Book value si attesta a 0,95. Intesa Sanpaolo risulta correttamente quotata ai valori di mercato attuali. Il prezzo ha segnato un doppio minimo a 0,853 euro nel settembre 2011 e nel luglio 2012, e ad agosto 2012 ha interrotto il trend negativo primario che andava avanti dal maggio 2007 (massimo storico a 5,843 euro). Dopo un consolidamento attorno a 1,35 euro tra la seconda metà del 2012 e la prima del 2013, la banca ha intrapreso un forte trend rialzista che l’ha portata dal minimo relativo di 1,172 euro del luglio 2013 al massimo relativo di 2,664 nel giugno 2014. Per quasi tutto il corso del 2014 il prezzo ha oscillato attorno al baricentro di 2,30 euro, in un range compreso tra 2,00 e 2,60 euro circa. Lo scenario di lungo periodo è attualmente neutro e la curva si sta muovendo verso la parte alta di un ampio range, compreso tra 0,85 e 3,00 euro, che ha caratterizzato l’andamento di Intesa Sanpaolo negli ultimi sei anni. Il quadro di medio periodo è invece positivo e il principale supporto dinamico che sostiene il recupero dal luglio 2012 transiterà nelle prossime settimane in area 1,85 euro. Operativamente l’eventuale debolezza del titolo in area 1,85/2,00 euro rappresenterebbe un’occasione di acquisto con target di breve a 2,30 e 2,60 euro, poi 3,00, e ancora 3,45 e 3,85 euro in ottica di lungo periodo. L’eventuale breakout di 2,60 euro aprirebbe subito lo spazio per i target indicati, andando a qualificare il movimento laterale del 2014 come fase di accumulazione. Se invece Intesa Sanpaolo dovesse arretrare stabilmente sotto 1,85 euro andrebbe a compromettere lo scenario positivo di medio periodo confermando il trend primario neutro, e in questo caso si aprirebbero spazi di ridimensionamento del prezzo fino a 1,55/60, poi 1,17/20.

GTech (analisi del 21 gennaio 2015)

GTech spa è una società nata nel giugno 2013 dal riassetto di Lottomatica Group spa. GTech gestisce in esclusiva in Italia il gioco del Lotto e altre lotterie on-line ed istantanee, ed opera in oltre 60 paesi del mondo nel mercato del gioco regolamentato. Fornisce servizi e prodotti per gli apparecchi da intrattenimento, e sistemi hardware e software per le scommesse sportive e i giochi interattivi. In Italia opera anche nel settore dei servizi commerciali non legati al gioco, come ricariche telefoniche e servizi di pagamento. L’utile netto e il cash flow hanno accusato una lieve contrazione nel 2014 rispetto all’anno precedente. Con un rapporto P/E compreso tra 17 e 18, un ROE del 7,76%, uno yield pari al 4,27% e un rapporto price/book value di 1,41 la quotazione attuale della società risulta leggermente sottostimata**. Il titolo aveva esordito a Piazza Affari nel maggio del 2001 (come Lottomatica) ad un prezzo di negoziazione di 4,75 euro. GTech ha poi segnato un massimo storico di 24,13 euro per azione nel marzo 2014. Dalla primavera dello scorso anno la tendenza primaria positiva è stata bruscamente interrotta e il prezzo ha effettuato una repentina correzione culminata nel minimo relativo a 15,24 euro di agosto. A partire da settembre i corsi hanno messo a segno un importante recupero e un riaggiustamento nell’intorno dei 18 euro, in un range ben definito tra 17,50 e 18,90 euro. Questo movimento laterale può essere interpretato come fase riaccumulativa che potrebbe preludere alla ripresa del trend ascendente. Tuttavia nel breve periodo, se il supporto statico a 17,50 euro dovesse cedere, le quotazioni potrebbero ridimensionarsi in un’area compresa tra 15,40 e 16,00 euro, dove transita il nuovo supporto dinamico primario. In caso di arretramento sotto 15,40, confermato su chiusura settimanale, la tendenza negativa avrebbe il sopravvento sul nuovo ipotetico trend primario e lo spazio di discesa si aprirebbe fino a 12,25 euro, poi 10/10,20 euro. Il breakout di 18,90 euro (meglio dopo una verifica dei 16 euro) fornirebbe invece un segnale positivo con target individuabili a 20,40 e 21,80 euro. Operativamente si può attendere un arretramento del prezzo nell’area 15,40/16,00 per inserire il titolo in portafoglio, con stop loss sotto 15,00 euro, e primo obiettivo 17,50, poi 18,90 euro. In caso di tenuta di 17,50 e successivo breakout di 18,90 acquistare con obiettivi a 20,40, poi 21,80 e ancora 23,40 euro.

*prezzo del 21 gennaio 2015
**Prezzo di chiusura di venerdì 16 gennaio 2015: 17,59 euro

Che cosa è successo dal 21 gennaio 2015 a oggi sui due titoli proposti?

Intesa Sanpaolo è salita dai 2,55 euro del 21 gennaio 2015 agli attuali 3,12 euro per azione (prezzo delle 16,20 di giovedì 17 dicembre 2015), mettendo a segno un rialzo del +22,35% in poco meno di undici mesi. I primi due target di medio/lungo periodo individuati a 3,00 e 3,45 euro, proposti nell'analisi, sono stati raggiunti rispettivamente all'inizio di marzo e alla fine di giugno 2015, con il prezzo che si è spinto fino ad un massimo relativo di 3,654 euro nella seconda metà di luglio (rialzo del +43,3% in sette mesi precisi). La zona di pericolo indicata nell'area 1,85 euro, al di sotto della quale avrebbe potuto verificarsi un'inversione di tendenza in negativo, non è mai stata interessata.

GTech spa è stata interessata da un processo di fusione con l'americana International Game Technology e ha salutato Piazza Affari passando al Nyse a partire dai primi giorni di aprile 2015. Gli azionisti della vecchia società hanno ricevuto un'azione ordinaria della NewCo per ogni titolo di GTech posseduto. Tra gennaio e aprile 2015 GTech si è mossa nell'intorno dei 18,50 euro, con un prezzo minimo relativo a 16,50 il 22 gennaio 2015 e un massimo relativo a 19,95 segnato il 10 di marzo. Un rialzo del +13,42% sul prezzo di carico. Al debutto sul New York Stock Exchange la NewCo IGTech è schizzata dai 17,50 dollari a 20,44 dollari nel giro di qualche giorno, e ha ritoccato i massimi a 20,71 dollari il 5 maggio 2015. Il titolo si è poi indebolito fino a 16,50 dollari a luglio, per risalire ancora a 19,50 dollari nella prima  metà di agosto 2015. A partire da settembre 2015 il prezzo si sta assestando attorno a quota 16 dollari, e oggi giovedì 17 dicembre batte 14,93 dollari alle 16,45. Attualmente il controvalore in euro è di 13,82 (con il cambio EUR/USD a 1,08 circa).

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